giovedì 26 aprile 2018

Registi sottovalutati: Richard Donner

Quando si chiede a qualcuno quali sono i suoi registi preferiti, i nomi che vengono fatti sono più o meno sempre gli stessi: Kubrick, Hitchcock,Tarantino, Kurosawa, Spielberg e così via, poi si passa a registi meno "impegnati", ma sempre ritenuti maestri nel loro genere come Carpenter, Argento, Almodovar, Cameron...e poi ci sono quei registi, che nonostante abbiano firmato tanti ottimi film, per qualche strano motivo, non vengono quasi mai ricordati in queste classifiche (che comunque lasciano il tempo che trovano).
Uno di questi registi è il grande Richard Donner:



Nato nel 1930 Donner, da sempre appassionato di recitazione, dopo aver tentato la carriera d'attore, si sposta presto verso quella di regista. Inizialmente si tratta di spot pubblicitari, ma il suo talento lo spinge vero il mondo del piccolo schermo e qui, per molti anni, dirigerà diversi episodi da svariati serie tv tra cui "Ricercato vivo o morto" (con Steve McQueen), "Kojak", "Perry Mason", "Le strade di San Francisco" e molti altri...In particolare ha diretto sei episodi della serie classica de "Ai confini della realtà", suo è  il celebre "Incubo a 20000 piedi" con William Shatner, poi riproposto nel film "Ai confini della realtà - Il film" del 1983.



Nel 1976 Donner dirige l'horror "Il presagio", con Gregoy Peck. Il film, che racconta dell'avvento dell'anticristo, incarnatosi in un bambino di nome Demian, che seppure involontariamente porterà, ovunque vada, morte e distruzione, non ebbe un grande successo di critica, tanto da essere inserito nel libro "I 50 peggiori film di sempre". Tuttavia il successo portò alla realizzazione di due sequel (più uno per la tv) e un remake.



Due anni dopo, finalmente Donner raggiunge l'agognato successo portando sullo schermo "Superman". Il film narra dell'arrivo sulla terra di Superman ancora bambino, e che una volta cresciuto trova lavoro come reporter nella città di Metropolis. Nel frattempo l'eroe combatte il crimine vestito nella sua famosa calzamaglia, fino a doversi scontrare con il perfido Lex Luthor, intenzionato a conquistare la terra.
Il film ebbe un enorme successo e si può considerare il primo vero cinecomics della storia (anche se in realtà c'erano già stati film ispirati a eroi dei fumetti come il "Diabolik" di Mario Bava)
Il regista aveva anche iniziato a girare, contemporaneamente al primo, anche "Superman II", ma in seguito fu licenziato per controversie con i produttori legate al budget. (Solo nel 2006 uscirà in dvd la versione voluta da Donner del film)



Dopo altri due film di scarso successo (seppure "Giocattolo a ore" resti una gradevole commedia), Donner torna al successo con l'epico-fantastico "Ladyhawke". La storia d Etienne e Isabeau, separati da una maledizione, seppure sempre uno accanto all'altra, ha conquistato il pubblico di tutto il mondo, grazie anche ad un bel cast tra cui Rutger Hauer e Michelle Pfeiffer. Inoltre il film è stato girato quasi interamente in Italia



Sempre nello stesso anno il regista dirige un altro cult: "I Goonies" su soggetto di Spielberg e sceneggiatura di Chris Columbus. Il film, che racconta le avventure di un gruppo di ragazzini, alla ricerca del tesoro di un pirata, inseguiti da una banda di rapinatori divenne subito un grosso successo ed è oggi considerato un cult generazionale per i ragazzi cresciuti negli anni 80.



Nel 1987 esce invece "Arma Letale", primo capitolo di una saga di successo, diretta interamente dallo stesso Donner. Nel film, uno dei più classici esempi di "buddy cop movie", due poliziotti diversissimi caratterialmente, fisicamente e nei modi di fare, si ritrovano a far coppia per risolvere un caso di omicidio. La pellicola grazie ad una sceneggiatura brillante e ai due protagonisti, interpretati ottimamente da Danny Glover e Mel Gibson, ebbe un enorme successo, tanto da avere tre sequel, che pur non cambiando nulla nella struttura e nei protagonisti, continuò a riscuotere consensi di critica e pubblico.



Nel frattempo Donner girò altri film di successo tra i quali "S.O.S. Fantasmi", rivisitazione in chiave moderna del classico di Dickens "Il canto di Natale", "Maverick" e "Ipotesi di complotto" entrambi con Mel Gibson
Ora il regista è fermo da qualche anno, ma con una carriera così, si può parlare veramente di un regista di "secondo piano"?


11 commenti:

  1. Penso sia impossibile considerare secondario uno che ha diretto il miglior Superman di sempre, che abbia mandato a segno l'uno-due mortale “Ladyhawke” e “I Goonies” nello stesso anno.
    Che è riuscito a dirigere uno dei miei film di natale preferiti di sempre (non sto nemmeno a dirti il titolo) e non uno ma QUATTRO "Arma Letale".

    A questo aggiungiamo cosette come "The Omen", "Ipotesi di complotto" e quello spasso di "Maverick" no davvero niente da eccepire. Per altro mi hai ricordato "Giocattolo a ore" che da bambino ho visto circa 600 volte, avrei sempre voluto il pigiama da Uomo Ragno Richard Pryor ;-) Cheers!

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    1. Si, certo...la mia era una provocazione; è chiaro che non può essere considerato un regista secondario, ma quando si parla di grandi registi, il suo nome non viene quasi mai fuori...nonostante l'eccelente curriculum...

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  2. Assolutamente NON di secondo piano. La vedo come Cass.
    Cioè, I Goonies, Ladyhawke, Arma Letale. Un sacco di cult.
    Oggi forse molto meno cult, nel senso che non restano impressi. Sarà questo? Speriamo di rivederlo presto all'opera (e col revival in corso, vedrai se non rivorranno il regista de I Goonies XD)

    Moz-

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    1. Hai ragione, ma come dicevo con Cass, quando si fanno classifiche di registi, il suo nome resta quasi sempre fuori...ed è un peccato...

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  3. Di secondo piano assolutamente no, anzi, anche perché certi film sono ancora nell'immaginario collettivo, tuttavia nei migliori 20 in assoluto ci starebbe benissimo ;)

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    1. Eppure c'è chi non lo inserirebbe nemmeno in una top 50...

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  4. Io credo che sia lui a voler essere rimasto lontano dai riflettori.
    Negli anni '80 io letteralmente lo veneravo.

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    1. Dici che dipenda un po' da lui? Però se si fosse un po' obiettivi bisognerebbe rendergli merito per i suoi lavori...

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  5. Lascio il giudizio ai più esperti, ma hai citato dei gran bei cult :D

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    1. Il merito è tutto di Donner...e per questo lo ritengo sottovalutato...

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  6. Richard Donner sottovalutato? Mah, ha un curriculum di tutto rispetto! Piuttosto direi che qualche altro regista sia sopravvalutato...

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