lunedì 17 novembre 2014

L'uomo senza sonno

Lavorare di notte non è facile, nemmeno qui dove lavoro io, dove dopo una certa ora, c'è poco o nulla da fare...La notte è fatta per dormire e sconvolgere così, i "normali" ritmi del corpo, non è per niente salutare. Io faccio questo lavoro da quasi quattordici anni, e ho praticamente sempre lavorato di notte, perciò dopo tanto tempo, ho il cervello che ha cominciato a dare i numeri, sono sempre stanco, l'appetito è diminuito (già prima non ero un mangione, ma comunque facevo dei pasti più equilibrati)..
Anche quando sono a casa, ormai ho preso l'abitudine ad addormentarmi solo di mattina, per cui poi non mi alzo prima di mezzogiorno; stranamente riesco ad avere un normale ritmo di sonno, solo quando dormo fuori casa...
La gente è convinta che io qui possa mettermi a sonnecchiare quando voglio, ma non è così, può sempre capitare che arrivi un cliente a tarda notte, o una telefonata, o che da una camera mi si chieda di risolvere un problema; non posso farmi trovare impreparato o che sto dormendo...
Non nego che in alcune situazioni, tipo se non sto molto bene, o se particolarmente stanco, mi sia concesso dieci minuti con gli occhi chiusi e la testa appoggiata sulla spalliera del divano, ma capita rarissimamente...
Dato il periodo difficile, per ora mi tengo stretto questo posto, ma spero prima o poi di trovare altro, perché questo turno mi sta logorando e prima o poi rischio di fare la fine di Trevor Reznik o di Jack Torrance...e in questo caso, spero per voi di non incrociarmi per strada :)




martedì 4 novembre 2014

Un fardello (poco) importante

A volte avrei il desiderio di dire liberamente alcune cose su me stesso, cose che mi hanno fatto riflettere e crescere; purtroppo però, facendo queste mie confidenze so che poi ci sarebbe gente che si divertirebbe a prendermi in giro, a mettere il dito nella piaga, pensando di sapere tutto su di me solo avendo letto poche righe riguardanti me stesso. Basterebbe fregarsene; una persona che ti giudica senza conoscerti non andrebbe nemmeno considerata, ma il punto è che questi pensieri, sono pensieri comuni, dettati da questa società che da importanza solo ad alcuni aspetti della vita, talvolta non così importanti, altre volte si, ma che comunque non dovrebbero servire a giudicare una persona.
Inoltre tanta gente è cattiva, si crede superiore soltanto perché riesce in quelle c cose he questa società giudica più importanti...
Probabilmente se le cose fossero andate diversamente, anch'io farei parte di questa massa e giudicherei chi è al mio posto...Inoltre a me i giudizi degli altri fanno male, non sono in grado di non farci caso, di lasciare il tempo che trovano, anche se dovrei...
Per ora mi devo limitare a questo sfogo, un po' criptico forse, ma nemmeno troppo per chi mi conosce un po', e magari quando sarò più maturo, potrò liberarmi del mio fardello.